luogo di incontro per chi, come me, desidera dare un contributo per la Sirmione del futuro
Il cimitero di Sirmione
Studio per l’ampliamento del cimitero di Sirmione
Nel 1997 l’Amministrazione Comunale affidò a me e ad un altro tecnico l’incarico per l’ampliamento del cimitero. Le indicazioni erano quelle di proseguire l’ampliamento di quanto precedentemente realizzato verso il campeggio.
Questo comportava di realizzare un’ulteriore parte interrata che, però, non risultava gradita ad un’ampia fascia di cittadini.
Dopo pochi mesi, nel 1998, venendo a mancare mio padre, potei toccare con mano un’altra problematica esistente: l’impossibilità di avere una tomba di famiglia.
Tutto questo mise in moto l’idea di studiare un’altra soluzione.
Avendo avuto modo di incontrarmi con il proprietario dell’area adiacente al cimitero in lato sud, gli mostrai una bozza, sulla quale avevo evidenziato l’idea di realizzare in quella superficie il parcheggio ed un chiosco fiori al servizio del cimitero. Dopo pochi giorni ricevetti una risposta favorevole alla mia iniziativa.
Felice di questo, analizzate le distanze tra i confinanti in lato Ovest (verso Desenzano), contrariamente alle indicazioni ricevute, iniziai a progettare l’ampliamento nell’area compresa tra il cimitero e la strada per Sirmione.
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Prima bozza dell’ampliamento verso l’ex campo da calcio, con i due ingressi posti paralleli all’asse stradale, lungo la fila di cipressi. Il progetto inoltre prevedeva la possibilità di costruire delle tombe di famiglia. |
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Bozza del prospetto di ingresso. |
La bozza di progetto prevedeva la realizzazione di due piani, uno seminterrato ed uno rialzato, aperti su un giardino comune e con potenzialità tali da poter garantire una corretta rotazione anche per gli anni a venire. Studiai, inoltre, una nuova tipologia di tombe di famiglia per urne cinerarie, da interrare nel giardino. Erano costituite da un elemento prefabbricato in cemento che in un solo metro quadro consentiva di riporre 12 urne.
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Studio per una nuova tipologia di tombe di famiglia per urne cinerarie interrata. |
Subito dopo le elezioni del ’98 mi fu revocato l’incarico.
Durante la realizzazione dell’ampliamento ebbi modo di cogliere il disagio nato nella gente conseguentemente alla scelta adottata di costruire un piano interrato. Anche la capacità avrebbe potuto già rivelarsi modesta, tenuto conto che gli strumenti urbanistici, che sino agli anni ’90 prevedevano la realizzazione di un nuovo cimitero in Località Lugana, ora non contemplavano più tale possibilità.
Nacque così l’evoluzione della mia bozza precedente.
Considerato che il cimitero era destinato ad essere l’unico, fatte le debite analisi, progettai, innanzi tutto, la traslazione della strada per Sirmione, in modo da recuperare una consistente superficie da destinare all’ampliamento della struttura esistente ed accantonare definitivamente l’ipotesi di un’ altra.
La nuova bozza prevedeva due piani, un piano terra ed un piano interrato, al centro del quale c’era uno spazio aperto da realizzarsi, però, alla quota della parte interrata di recente realizzazione. Ciò includeva l’utilizzo della scala e dell’ascensore esistenti. Mediante la demolizione della parete in muratura non interessata al collocamento delle urne, nella parte interrata si otteneva, anche per quanto realizzato, una costruzione aperta sul nuovo giardino.
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Seconda bozza ampliamento cimitero di Sirmione, con servizi aggiuntivi per turisti e residenti. |