luogo di incontro per chi, come me, desidera dare un contributo per la Sirmione del futuro

Chiesa di San Francesco, Colombare

Progetto per fondazione Azelio Vavassori e nuovo Sagrato

Collaborando con la parrocchia di Colombare, ho avuto l’onore di conoscere l’ingegner Azelio Vavassori e di ammirare la profusione di quadri, statuette e miniature che rendevano la sua casa, di fatto, un museo.

L’ingegnere, dopo aver donato l’organo ed il mosaico dell’altare alla chiesa di San Francesco,  aveva  il desiderio di realizzare, nella sua Sirmione, una sede per una Fondazione alla quale donare tutta la sua collezione artistica, in modo che non andasse spersa e potesse essere custodita nella sua interezza e fatta conoscere.

Dato che l’Amministrazione Comunale non era interessata alla realizzazione della Fondazione, si era rivolto al parroco ed al sottoscritto.

Ho ancora impressa nella memoria l’espressione soddisfatta dell’ingegnere allorquando gli mostrai la bozza del progetto e la prima simulazione fotografica: si prevedeva la realizzazione di una superficie seminterrata sottostante al sagrato odierno, che sarebbe diventato più spazioso e accogliente e avrebbe dato respiro alla Chiesa.

Nonostante fosse molto debilitato per l’aggravarsi della malattia, volle esaminare con attenzione gli elaborati e mi chiese di procedere “velocemente” alla valutazione dei costi ed alla presentazione del progetto per ottenere le debite autorizzazioni.

Non ebbi più la possibilità di rivederlo: pochissimi giorni dopo, purtroppo, le sue condizioni si aggravarono inesorabilmente. Aveva però lasciato al parroco di Colombare un manoscritto nel quale era indicato il nome di uno scultore, che Lui aveva già contattato, per la realizzazione della statua di San Francesco, che avrebbe desiderato posizionare sul nuovo sagrato.

Non ci fu nemmeno il “tempo” di stipulare un atto per “fissare” le sue volontà; conseguentemente non si fece più nulla di quanto precedentemente convenuto. La sua villa fu venduta ed il ricavato finì all’erede “poco interessato”, come spesso Azeglio lo definiva. Per la nostra comunità, purtroppo, sfumò l’occasione per realizzare Fondazione e sagrato.

Se ne potrà riparlare in un prossimo futuro? Forse, se le condizioni economiche lo consentiranno o se l’Amministrazione Comunale intenderà, come ha già fatto per il Centro Storico e la Lugana, aiutare anche questa comunità.

In quell’occasione si potrà valutare se costruire il nuovo seminterrato quale ulteriore spazio da dedicare all’oratorio e se cogliere l’occasione per ristudiare e riorganizzare lo spazio circostante alla Chiesa: magari realizzando una piazza e agevolando  alcune trasformazioni di immobili adiacenti in modo che, finalmente, la Chiesa di Colombare diventi il “fulcro” della nostra comunità.